COMUNIDAD MARIANISTA DEL “BEATO GUILLERMO JOSÉ CHAMINADE”
Carrera 1, N°52A-34 Sur – Palermo Sur – BOGOTÁ (Colombia) – Tel. (1) 4664570 – E-mail: remolabarca30@yahoo.com
NATALE DEL SIGNORE GESÙ
ANNO NUOVO 2016: ANNO DELLA MISERICORDIA
Miei Cari e care Persone Amiche,
con i giorni che passano finiscono gli anni della nostra vita, ed ogni giorno ricominciamo a vivere. Per noi credenti, il nuovo inizio sia la Nascita del Signore e l’apertura dell’Anno Santo della Misericordia, avvenimenti di oggi, che ci sollecitano e aiutano a vedere il presente e il futuro con gli occhi misericordiosi del Padre e del Bambino di Betlemme. Questo nostro tempo così contradditorio, così enigmático, così difficile da capire, così problemático, così bisognoso di compassione, e quindi così facile da amare!
Come state? come vi sentite in Italia, in Europa?
Come stiamo noi qui, lontani dagli attentati terroristici e dal flusso incontenibile di quanti fuggono dai fuochi del Medio Oriente e dalla miseria dell’ Africa?
Bisogna distinguere, come sempre, i diversi piani di analisi, quello della strada, della gente comune, delle famiglie popolari dei nostri quartieri periferici, quello delle famiglie agiate, quello dell’ economía nazionale e quello della politica.
Non sono né un politico né un economista… Vedo e sento i problemi della mia gente.
1.-Elezioni municipali.
Alla fine di ottobre, si sono realizzate le elezioni dei sindaci e dei consiglieri di tutti i comuni del paese. Non si sono verificate grandi sorprese… Certo, lasciano stupefatti i numerosi casi di candidati che sono sotto processo, soprattutto per la loro relazione con le forze paramilitari o per corruzione, per non parlare di un signore eletto sindaco stando in prigione…
La grande novità è la svolta politica nella nostra metropoli bogotana: dopo una quindicina di anni con governo di sinistra, avremo dal primo gennaio un sindaco di centro destra, che è già stato sindaco, lasciando un ricordo dolceamaro.
Il sindaco di Bogotá, per il numero di abitanti di questa e per le istituzioni presenti, è praticamente la seconda autorità più importante della Colombia.
I grandi problemi della nostra immensa città, sfide enormi per chi è chiamato a governare e a cercare il bene di tutti, sono: la sicurezza e i trasporti.
Nel primo caso, basta ricordare che per lo meno un membro di quasi tutte le famiglie è stato vittima di un assalto o un furto per le strade o nei bus; anch’io un anno fa ho fatto questa esperienza; il più gran commercio sono i telefonini, per uno si può arrivare all’omicidio…È normale sentire la gente che ti consiglia di stare attento, di non andare solo, di non passare per la tal via. Si vive in una continua tensione. Pensate alle mamme quanto si preoccupano per i loro figli, e come si devono sentire ogni volta che questi sono fuori casa!
E spostarsi in città è sempre un problema. C’è, è vero, un grande sistema di trasporto, che proprio in questi giorni compie 15 anni di funzionamento, e che si chiama “Transmilenio”; è una specie di metropolitana su strada; sono bus rossi articolati di due o tre vagoni, con fermate e con percorsi esclusivi. Ogni giono muovono 2.500.000 persone! Dai quartieri distanti (non da tutti; per esempio nel nostro non esiste questo servizio) partono bus che portano gratis la gente dove c’è una stazione.
Nelle ore di punta, la situazione si volge alluncinante per le spinte e le pressioni di tutti che hanno fretta di arrivare in tempo al loro posto di lavoro o di studio.
Uno non sa mai quanto tempo impiegherà per compiere un percorso cittadino. Sono ore e ore, ogni giorno, che le persone sono obbligate a buttar via, e che aumentano lo stress, già a alti livelli, della vita quotidiana.
Come non sentire il dramma di tante mamme, capo famiglia, che escono da casa alle 5 della mattina e ritornano verso le 7 della sera, se non dopo?! Di notte o prima dell’alba, preparano da mangiare per i figli, regolano via la casa, lavano i vestiti, li stirano,… Quando dialogare in famiglia? quando riposare? quando sentirsi persona?
2.-Cammino verso la pace.
Da tre anni, rappresentanti del Governo nazionale e delle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie di Colombia) si trovano a Cuba per cercare gli accordi che sfocino nella pace definitiva del nostro Paese, dopo 60 anni di guerra civile, con milioni di vittime, dirette o indirette, da quelle che sono state ammazzate agli sfollati senza numero.
Sono stati fatti passi significativi. Papa Francesco, in due o tre occasioni ufficiali, ha dato il suo appoggio a questo processo. Il presidente ha posto una data limite per firmare gli accordi di pace: marzo del prossimo anno 2016.
È di questi giorni l’intesa circa la “giustizia” da applicare ai guerriglieri.
Evidentemente, si tratta di uno dei punti più difficili e delicati.
Si è trovata una formula speciale per superare lo scoglio di mettere in prigione per sempre i capoccia, che hanno ammazzato e fatto ammazzare centinaia di persone: “giustizia transitoria” invece di “giustizia penale”.
Nel fondo, bisognerà cercare, salvando la facciata giuridica, anche nel rispetto di norme internazionali, il perdono e la riconciliazione, già in una dimensione umana superiore, religiosa, nella línea della proposta cristiana, sull’esempio del Signore Gesù.
È molto duro perdonare. È sublime perdonare. È del Padre, in Cristo, perdonare.
È bello e commovente constatare che ci sono vittime che hanno perdonato.
Il caso significativo è della gente e del párroco di Bojayá (nel Chocó), dove, nella chiesetta luogo di rifugio sicuro per la gente che scappava dal fuoco incrociato di gruppi armati opposti, il 2 maggio 2002, le FARC hanno lanciato un bombola del gas, provocando la morte di 79 persone, specialmene donne e bambini.
Il perdono si chiede e si dà e si riceve o non si chiede; in alcuni casi – di eroismo – solo si dà, senza il pentimento del colpevole, però sempre si riceve.
3.-“Casa del Encuentro”.
Il sogno di avere la nostra “Casa del Encuentro” è reale. Purtroppo le scadenze previste non sono state rispettate; ancora non abbiamo i piani definitivi della costruzione.
Sto dubitando che si possano presentare i documenti per avere il permesso di costruire, prima della fine dell’anno.
Anche ottenendo l’autorizzazione per iniziare i lavori, fino ad oggi, non potremmo farlo per mancanza di fondi sufficienti.
Prevedo una costruzione per tappe, secondo il gettito delle offerte della comunità e degli aiuti foranei.
3.-Tetto della chiesa parrocchiale del “Beato”
E ci è arrivata una imprevista tegola sulla testa. Nel caso specifico, è proprio così. Dopo circa 40 anni dalla costruzione, il tetto della Chiesa in eternit fa acqua da molte parti, e non basta, né è opportuno, né conveniente eseguire qualche rattoppo. La tegola che è cascata sulla zucca della parrocchia pesa euro 11.200, (al cambio attuale a pesos).
Grazie, Marisa Avancini, che hai fiutato questo problema e hai già contribuito con quasi la metà della spesa (nel momento della tua offerta il cambio era più basso).
Stiamo facendo per la Festa del Patrono, il beato Guglielmo Giuseppe Chaminade, una lotteria di una lavatrice, che aiuterà, in parte, a raccimolare la somma necessaria.
I lavori li cominceremo dopo le feste di Natale e inizio d’anno.
3.-ANNO SANTO DELLA MISERICORDIA.
Papa Francesco, con i suoi 79 anni, è una fonte continua di energía evangelizzatrice.
Le sfide all’annuncio del Vangelo di Cristo, che presenta la società attuale e la storia presente di questa nostra umanità, come qualsiasi problema o difficoltà, possono essere sentite come barriera insormontabile per la loro complessità e gravità, che ci blocca, o come pedana, nella quale ci si appoggia e si fa forza per lanciarci più in là e più in alto.
È questione di atteggiamento interiore.
Devo confessare che, attualmente, sto passando per la tentazione (è una grave tentazione!) di scegliere il primo, di fronte ai pochi cambi o a certi retrocessi che si sono generati nella comunità da quando sono arrivato a questa parrocchia (sono due anni, già).
Ripeto con fiducia le parole del ‘Padre nostro’: “Non lasciarci/mi cadere nella tentazione”. Chiedo la vostra preghiera. E ripeto: “Venga il tuo Regno, o Padre”, “che io sia uno strumento disponibile senza nessun tipo di resistenza, docile, generoso, idealista, nelle mani di Colui che tutto può, e che fa miracoli con mezzi limitati e fragili, como sono io.
In queste ultime settimane, abbiamo celebrato la conclusione dell’anno catechistico, con 250 bambini e ragazzi che hanno fatto comunione per la prima volta con il Corpo Eucaristico del Signore Gesú; e con 45 giovani e 15 adulti, che, con il dono dello Spirito Santo, possono essere gli apostoli del Vangelo, oggi, e i servi della nuova società, secondo il progetto del Regno di Dio.
Conosciamo l’attuale difficoltà a impegni seri e duraturi; manteniamo la fiducia e la speranza che, fra tanti, un certo numero mantenga il contatto gioioso con Gesù e si impegni con entusiasmo in una delle molte attività pastorali della parrocchia.
La celebrazione della Misericordia del Padre, in Cristo, che è costante e ordinaria, sia, quest’anno, “straordinaria”, nel sentirci amati, compresi e perdonati, e nel trasmettere questa profonda personale esperienza di fede a tutte le persone con le quali entriamo in contatto.
Che ognuno di noi, sia per gli altri, como lo è Gesù, il VOLTO DELLA MISERICORDIA DEL PADRE.
La santa Notte di Natale, inginocchiamoci davanti al presepe, alla grotta, alla stalla, dove nasce il Signore, bambino indifeso e dipendente, per accogliere profondamente, dentro, in noi, la forza unica di un Dio rimpicciolitosi per la sua immensa MISERICORDIA, che gli permette essere uno di noi e abitare nel nostro cuore!
Tanti, tanti auguri di un NATALE MISERICORDIOSO e di un anno costellato, giorno dopo giorno, da gesti concreti di MISERICORDIA ricevuta e data.
Con affetto,
vostro Remo
E non dimentichiamo…
…che possiamo sostenere padre Remo e i suoi progetti di Misericordia con una preghiera speciale e anche con un contributo concreto versando un’offerta a:
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